Agevolamenti per il rilascio del visto ai cittadini siriani: primo bilancio

Berna. A fronte della guerra civile in Siria, i cittadini siriani che hanno parenti in Svizzera possono beneficiare, dal 4 settembre 2013, del rilascio agevolato di un visto di visita della durata di tre mesi. Dall’entrata in vigore della nuova regola al 15 ottobre sono stati rilasciati 850 siffatti visti d’entrata in Svizzera. In base all’esperienza maturata sinora si può prevedere che la maggior parte dei beneficiari non entrerà immediatamente in Svizzera ma preferirà attendere l’evolversi della situazione in Siria. Il soggiorno in Svizzera è temporaneo. Le persone entrate in virtù delle agevolazioni potranno essere ammesse a titolo provvisorio fino alla normalizzazione della situazione in Siria.

Da inizio settembre, i cittadini siriani che hanno parenti residenti in Svizzera (in virtù di un permesso B o C o naturalizzati) ottengono il visto d’entrata in procedura agevolata. Il provvedimento è stato adottato dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), a causa della situazione drammatica in Siria. Lo scopo è di offrire a tutte le persone minacciate che hanno vincoli con la Svizzera la possibilità di lasciare legalmente la regione di guerra. In Svizzera vivono circa 1600 cittadini siriani che potenzialmente potrebbero farsi raggiungere da parenti (coniugi, figli e genitori) in virtù degli agevolamenti per il rilascio del visto. A essi si aggiungono circa 400 cittadini svizzeri di origine siriana.

Da un primo bilancio emerge che il provvedimento risponde a un’esigenza di molte persone. Le quattro rappresentanze svizzere a Beirut, Ankara, Ammann e Istanbul hanno rilasciato complessivamente 850 visti a persone residenti nella regione di crisi e toccate dalla guerra civile. Com’era da aspettarsi, il maggior numero di visti è stato rilasciato dall’ambasciata di Beirut (Libano). Le altre rappresentanze non hanno invece osservato un aumento degno di nota di queste domande.

È difficile prevedere quanti visti saranno rilasciati ai cittadini siriani nei prossimi mesi. L’Ufficio federale della migrazione analizza in permanenza la situazione e cura stretti contatti con le rappresentanze all’estero coinvolte. Finora solo pochi cittadini siriani con parenti in Svizzera sono entrati nel nostro Paese. Le rappresentanze svizzere costatano infatti che molte persone sollecitano un visto per sicurezza, ma rimangono tuttavia in Siria o nel Paese che le ha accolte per osservare l’evolversi della situazione. Dall’11 ottobre 2013 le entrate di cittadini siriani titolari di un visto rilasciato in via agevolata sono registrate dalle autorità incaricate dei controlli alla frontiera presso gli aeroporti: sinora solo 44 cittadini siriani sono giunti in Svizzera grazie a tale regolamentazione.

Alloggio presso i parenti

Le autorità danno per acquisito che, almeno in un primo tempo, la maggior parte di queste persone sarà accolta dai familiari. Le persone che allo scadere del visto di tre mesi non lasceranno autonomamente la Svizzera, dovranno notificarsi alle autorità cantonali. Qualora, a causa della situazione prevalente in Siria, il loro rimpatrio sia sempre inesigibile, le predette autorità potranno chiedere all’Ufficio federale della migrazione di ordinare l’ammissione provvisoria finché la situazione in Siria consentirà il ritorno.

Attualmente si costata che la maggior parte dei rifugiati rimangono nella regione siriana. All’interno della Siria si stima vi siano oltre 4 milioni di sfollati. Dall’inizio dei conflitti, oltre 2,1 milioni di persone hanno lasciato il Paese. Di esse, circa il 90 per cento si sono stabilite nella regione. Il 75 per cento di questi rifugiati sono donne e bambini.

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Ultima modifica 18.10.2013

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